In quante lingue si può chiedere scusa? In quanti modi si può dire “mi dispiace”?
Ogni lingua del mondo ha la parola adatta, di seguito alcuni esempi:
FRANCESE | Je suis désolé(e) |
INGLESE | I’m sorry |
SPAGNOLO | Lo siento |
ALBANESE | Justifikim |
AFRIKAANS | Verskoning (ferskonin) |
RUMENO | Scuza |
ISLANDESE | Afsokun |
MAORI | Kupu |
ITALIANO | Scusa, mi dispiace |
CINESE | 我很抱歉 (Wǒ hěn bàoqiàn) |
PORTOGHESE | desculpa |
ARABO | أنا آسف (ana asif’) |
Saper chiedere scusa è considerato un gesto da persone mature, consapevoli dei propri errori, più spesso un gesto di affetto in grado di mettere a tacere anche l’orgoglio.
Ci sono errori però davanti a cui non basta chiedere scusa!
Non basta dire “mi dispiace” quando si calpestano i sogni, i sentimenti e l’esistenza degli altri! Quando una distrazione, un banale colpo di sonno, come quello che ha colpito l’autista responsabile della tragedia Erasmus, distruggono in una frazione di secondo delle giovani vite, chiedere scusa purtroppo non ci permette di tornare indietro e di cancellare l’errore.
Nella storia quante volte anche criminali, assassini e attentatori hanno detto “mi dispiace”, ma non si può pensare che tante famiglie distrutte dal dolore per aver perso i loro cari possano capire e perdonare semplicemente perché il responsabile della tragedia ha riconosciuto le sue colpe e ha fatto le sue scuse.
Non bastano le parole “mi dispiace” che sono quasi sempre fuori luogo e non riportano in vita le persone!
Occorrerebbe parlare di prudenza, di senso di responsabilità, di consapevolezza delle proprie condizioni fisiche, di rispetto per la vita altrui… ma purtroppo ora è inutile e cresce la rabbia pensando che prudenza e senso responsabilità avrebbero potuto evitare molte tragedie.
L’incoscienza, il rischio, l’irresponsabilità non hanno scuse, non hanno giustificazioni in nessun paese del mondo.
Alice Garavaglia 3C