Oltre l’80% dei giovani italiani sarebbe oggi pronto a svolgere un lavoro di tipo manuale, e tre su quattro aspirerebbero a una attività in cui potere esprimere la propria creatività, anche indipendentemente dai percorsi formativi effettuati in precedenza. Il primo consiglio è quello di rubare il mestiere con gli occhi, il rischio è che altrimenti la tradizione si perda di generazione in generazione. Non bisogna fare distinzione tra mestieri più o meno umili ,non deve essere percepito come seconda scelta, come alternativa per i “falliti della conoscenza”.E’importante ora più che mai reinserire il lavoro manuale nella mappa mentale dei ragazzi, con la stessa dignità di quello intellettuale e non considerarlo un ripiego in attesa dell’occasione della vita . una cosa che non mi spiego è come mai a monte c’è una scuola materna che punta tantissimo sulla manualità, ma poi progressivamente dalle elementari questo allenamento scompare.
Ivan C.