Nell ultima settimana di ottobre i giornali italiani sono tornati a parlare di “Anna” Frank, la ragazza tedesca ebrea che tenne un diario durante le persecuzioni naziste dei primi anni Quaranta, poi pubblicato in tutto il mondo alla fine della guerra. Tutto è iniziato quando in una curva dello Stadio Olimpico di Roma sono stati ritrovati adesivi di anna frank con la maglia della roma inserita con un fotomontaggio. Gli adesivi erano stati attaccati dagli ultras della Lazio. La polemica è poi montata a tal punto da comparire su tutti i giornali italiani e sui principali media stranieri. Ha avuto anche delle conseguenze pratiche: la Federcalcio ha deciso che prima delle partite della giornata di Serie A in corso in quei giorni venga letta una pagina del Diario di Frank.
La storia è iniziata come una vicenda interna alle tifoserie delle due squadre di Roma. La Lazio condivide lo Stadio Olimpico con la Roma e solitamente la sua tifoseria organizzata sta nella curva nord, mentre quella della Roma nella curva sud. La giornata precedente la Lazio aveva però ricevuto una squalifica per alcuni cori razzisti, e la Federcalcio aveva ordinato la chiusura temporanea della curva nord per Lazio-Cagliari del 22 ottobre. Alcuni ultras della Lazio avevano deciso di assistere comunque alla partita dalla curva sud, approfittandone per attaccare gli adesivi di Anna Frank con la maglia della roma
Al momento, sono state identificate 16 persone in relazione agli adesivi di Anna Frank, fra cui tre minori. Rischiano una condanna e un DASPO – cioè il divieto di assistere a manifestazioni sportive..
Gli adesivi sono stati condannati fra gli altri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, da Matteo Renzi – che ha proposto che tutte le squadre di Serie A scendano in campo con la stella di David sulla maglia. La Lazio ha provato a rimediare portando una corona di fiori davanti alla Sinagoga
Samuele scarpati 3b
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