Terrore e crudeltà. Ormai sono queste le parole che si associano quando si pensa al Festival di Yulin che anche quest’anno arriva puntuale con il solstizio d’estate e toglie la vita in maniera crudele a migliaia di cani (ma anche gatti) che diventano l’alimento centrale di questa manifestazione.
Da anni l’opinione pubblica internazionale protesta per quanto accade per le strade e nei locali della città nella Regione Autonoma di Guangxi Zhuang: vi risparmiamo le atroci immagini, ma basta dire che i poveri amici quattrozampe vengono torturati e cucinati quando sono ancora in vita. Il tutto di fronte agli altri animali in attesa del loro atroce destino che vivono ancora prima che venga loro inflitto.
Il trasporto avviene in gabbie metalliche, con zampe e muso legati, senza cibo né acqua.Oltre che per motivi logistici, ciò avviene perché, secondo una credenza comune, lo stress e la paura provocherebbero il rilascio di ormoni che migliorano il gusto della carne. Senza contare il rischio per la salute umana, rappresentato dalla possibilità di contrarre rabbia e altre malattie infettive a causa delle mancate vaccinazioni….
Pugliese Jacopo 3C Secolo-trentino.it